Monumento alla donna emigrante - Beringen (Belgio)
Nel 2004 ebbi l’incarico di realizzare il monumento che le A.C.L.I hanno voluto donare alla città di Beringen per ricordare la loro cinquantennale presenza nel Linburgo.
Al tema “La donna emigrante”, ho risposto con una figura femminile alta metri 2.50, sicura di sé, pronta ad affrontare e superare ogni ostacolo, ogni imprevisto di una qualsiasi terra che non sia quella propria.
La donna, senza dettagli nei lineamenti del volto perché con il volto di tutte e di ciascuna, il cui corpo si sviluppa da radici che le donne degli emigranti trapiantano in terra straniera, è munito di due ali, una delle quali spezzata perché le piume sono rimaste nella terra natia.
Il quotidiano “La gazzetta del mezzogiorno”, in un articolo del giornalista Giuseppe Albahari, definisce l’opera di vigoroso contenuto simbolico o meglio di forte poetica, di prorompente energia, di plastica spiritualità, di sottintesi barocchi approdati a grande raffinatezza stilistica.
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Al tema “La donna emigrante”, ho risposto con una figura femminile alta metri 2.50, sicura di sé, pronta ad affrontare e superare ogni ostacolo, ogni imprevisto di una qualsiasi terra che non sia quella propria.
La donna, senza dettagli nei lineamenti del volto perché con il volto di tutte e di ciascuna, il cui corpo si sviluppa da radici che le donne degli emigranti trapiantano in terra straniera, è munito di due ali, una delle quali spezzata perché le piume sono rimaste nella terra natia.
Il quotidiano “La gazzetta del mezzogiorno”, in un articolo del giornalista Giuseppe Albahari, definisce l’opera di vigoroso contenuto simbolico o meglio di forte poetica, di prorompente energia, di plastica spiritualità, di sottintesi barocchi approdati a grande raffinatezza stilistica.
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