SCULTURA
Ho diviso la presentazione delle mie opere scultoree in tre fasi. Le troverete qui di seguito in ordine inverso cominciando dagli ultimi lavori:
ULTIME CREAZIONI
Dopo dieci anni di continua ricerca su materiali differenti - come leggerete nella seconda fase - sono ritornata a lavorare unicamente la pietra con una plasticità completamente diversa raggiungendo un livello di elasticità e fluidità che inizialemente non mi appartenevano.
Ho diviso la presentazione delle mie opere scultoree in tre fasi. Le troverete qui di seguito in ordine inverso cominciando dagli ultimi lavori:
ULTIME CREAZIONI
Dopo dieci anni di continua ricerca su materiali differenti - come leggerete nella seconda fase - sono ritornata a lavorare unicamente la pietra con una plasticità completamente diversa raggiungendo un livello di elasticità e fluidità che inizialemente non mi appartenevano.
SECONDO PERIODO: 2004-2014
Dopo una prima fase dedicata interamente alla scultura della pietra leccese, ho sentito l’esigenza di sperimentare nuove tecniche, modellare in cera, fare controforme in gesso, fondere metalli, limare: tutto ciò è avvenuto attraverso una ricerca personale imparando dalle difficoltà e dalle soddisfazioni di vedere nascere nuove creazioni.
Ho capito che potevo amare nuovi materiali ed ho iniziato a modellare l’argilla a modo mio, senza conoscere la tecnica di base.
Lavorando, ho trovato affascinante un materiale a me nuovo ed ho messo a servizio l’esperienza precedente per trattare nuova materia incastrandola a quella già esistente in natura che, per forma e consistenza, aveva attratto il mio sguardo.
A volte, per evidenziare la forma delle mie creazioni, ho ritenuto opportuno utilizzare una base lineare, spesso squadrata, dalla quale, grazie ad esili sostegni in bronzo oppure ottone, l’opera realizzata se pur in piccole dimensioni, è riuscita ad emergere.
PRIMO PERIODO: 1994-2004
Ho sempre pensato allo scolpire come il colpire per togliere, togliere quel di più che disturbava e nascondeva quello che invece, nel fuoriuscire, mi veniva incontro per rendermi felice.
Scolpire, per me, era diventato il ripulire tutto lo sporco che impantanava il mio mondo.
Per anni, la polvere che sporcava il mio volto ed il mio corpo, riusciva a lavare i brutti pensieri.
Anche il rumore procurato dall’attrezzatura elettrica che poteva facilitare i miei sforzi fisici, era per me disturbo: solo il rimbombo del colpo di martello sullo scalpello diventava per me dolce musica.
Scolpire, per me, era diventato il ripulire tutto lo sporco che impantanava il mio mondo.
Per anni, la polvere che sporcava il mio volto ed il mio corpo, riusciva a lavare i brutti pensieri.
Anche il rumore procurato dall’attrezzatura elettrica che poteva facilitare i miei sforzi fisici, era per me disturbo: solo il rimbombo del colpo di martello sullo scalpello diventava per me dolce musica.